Networking Africa, il tumblr che vi mancava
Era nell'aria. L'universo mi stava inviando dei messaggi troppo espliciti per poter continuare a ignorarli. Ad esempio seminando su Twitter link ad articoli dal titolo inequivocabile come "What Tumblr can tell us about the future of media". E così ho recuperato un
Incontri ravvicinati con l’Africa digitale
Come ho passato ufficialmente la mia settimana milanese l'ho già raccontato per Vita e Wired. Ma, ufficiosamente, aver lavorato come social media reporter per Afronline durante l'International Participants Meeting di Expo2015, è stata anche l'occasione di incontrare dal vivo delle incredibili persone
Armi nel Burkina del dialogo
Fa male sentirselo dire. Soprattutto per quello che ho vissuto in prima persona in questo paese. Oggi, nel nord del Burkina Faso, terra di scambio tra i popoli della regione saheliana, dove è stata persino creata una "scuola di pace" per insegnare il dialogo, le persone cominciano a girare armate.
Perché mobile journalism in Senegal e Uganda?
[caption id="attachment_598" align="aligncenter" width="300"] Studenti di Dakar alla prova con il "reportage di strada"[/caption] Per tutti coloro che si sono chiesti perché sono andata a seguire progetti di mobile journalism e nuove tecnologie in luoghi "dove le persone non hanno nemmeno da mangiare", questo video della Praekelt Foundation, offre una (parziale) risposta:
Di nuovo in partenza, seguite i #DakarDays
[caption id="attachment_584" align="alignleft" width="270"] Il tipico car-rapide di Dakar. Credits: http://www.flickr.com/photos/enanablanca[/caption] Domani torno con Fondazioni4Africa a gestire un laboratorio di mobile journalism per gli studenti del progetto Eat Think 2015. Dopo Kalongo, anche i ragazzi della scuola Scat-Urbam di Dakar si preparano a diventare dei blogger esperti sul tema della sovranità alimentare.
10 giorni a Kalongo in 10 foto
[caption id="attachment_549" align="aligncenter" width="240"] Uno degli smartphone usati a Kalongo per il progetto. Sig. Samsung, che ne pensa di diventare il nostro main sponsor per il prossimo training?[/caption]
E' ancora troppo presto per fare i bilanci di questa bella esperienza a Kalongo, un training di 10 giorni per formare un gruppo di giovani ugandesi, già membri di un Media Center realizzato da Fotografi Senza Frontiere nel 2011 e oggi a tutti gli effetti mobile reporters e bloggers di KalongoReporting, palestra di una piattaforma che ospiterà scambi di informazioni tra Italia, Senegal e Uganda sui temi della sovranità alimentare.
Cambiare Kalongo con il web – #kalongodays
[caption id="attachment_516" align="alignleft" width="319"] I prof della Saint Charles School finalmente all'opera con gli smartphone - foto di Charles Yomoi[/caption] "E come si accede a questo internet?", mi chiede uno degli insegnanti della scuola Saint Charles di Kalongo, in questi giorni tornati studenti per partecipare al training. Dopo due intense giornate di "teoria" di web 2.0, da Tim Berners-Lee a Ory Okolloh, finalmente abbiamo iniziato a fare sul serio. Ieri è stata una giornata importante: finalmente abbiamo preso in mano gli smartphone e iniziato a sperimentare con gli strumenti del mobile reporter. Oggi i ragazzi hanno iniziato a scrivere i loro primi post sul blog. Non so se sono più emozionata e felice per il risultato o per l'entusiasmo e la tenacia con cui i ragazzi affrontano il workshop: nonostante la lentezza della connessione internet (40 minuti per un upload di 19 mega), sono rimasti qui fino alle 7 per caricare i loro post e le foto sul blog-palestra che abbiamo creato.
Ogni giorno alle 17, un temporale. #Kalongodays
E se fino a ieri si poteva contare sulla stabilità della connessione wifi dell'ufficio di Cesvi, oggi i tuoni e i fulmini hanno avuto la meglio e nel bel mezzo del workshop sul tema "caricare e scaricare files da Dropbox",
#Kalongodays #1: “la tecnologia è bella ma non funziona mai”
[caption id="attachment_498" align="aligncenter" width="300"] Air Plane Stop: siamo Mutsune dove, dicono, non capita mai niente di interessante e l'atterraggio di un piccolo aereo in mezzo ai campi è un avvenimento che fa accorrere tutti i bambini del villaggio a curiosare.[/caption] Dopo 12 ore di aereo, 2 ore di macchina andata e ritorno da Entebbe/Kampala - da un aeroporto all'altro -, 4 ore di volo su magnifico 12 posti che ha attraversato tutto il paese dandomi il privilegio di ammirare dall'alto la verdissima Uganda (per la stagione delle piogge), eccomi finalmente a Kalongo nell'ufficio di CESVI.