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Una settimana nel futuro del giornalismo

Dove raccolgo i link per non perdere le novità che cambiano il mondo dell’informazione.


Il New York Times potrebbe stringere un accordo con Facebook per la pubblicazione dei suoi contenuti direttamente sulla piattaforma, a cui sono interessati anche Buzzfeed e il National Geographic. Lo racconta il New York Times citando una fonte anonima su un accordo in cui è coinvolto il New York Times.

Il vantaggio per gli editori? Secondo il cofondatore di Buzzfeed, Jonah Peretti, ciò che conta non sono i click ma le visualizzazioni.

La strategia di Zuckerberg invece è:

una questione tecnologica. Ma è anche una scelta editoriale: Facebook potrà decidere di agevolare determinati contenuti, proponendo come “moneta di scambio” una sorta di canale privilegiato per quegli editori che accetteranno di fare parte del progetto di content distribution oggi in fase di studio.

Facebook diventa un circuito dal quale potenzialmente si può anche non uscire mai: la trasformazione del social network in Walmart delle notizie, forse non è così lontana.

In Italia il futuro se la prende con calma: il Messaggero ci spiega che la pagina Facebook del Messaggero non è il Messaggero: e siccome Facebook non ha limiti mentre i giornali di carta , chi vuole informarsi deve andare in edicola.

È la mio­pia che si dimo­stra del volere dal let­tore sola­mente un click su un titolo.


 

Ma questa è anche la settimana in cui Twitter ha lanciato Periscope, l’applicazione per live broadcasting che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui consumiamo (e produciamo) contenuti di breaking news.


 

Altri link? Ecco l’ultimo: la mia fonte, una lista di veggenti su Twitter.

Buon weekend!