Geek girl cercasi in Burkina Faso
L'ultima volta che sono stata in Burkina, nel 2009, internet era un bene di lusso che costava 3 euro all'ora, e l'unica attività che potevate portare a termine con successo era l'invio di un'email chilometrica per raccontare ad amici e
Aria fresca nel cyber di Ouahigouya
Parlez Vous Global reloaded. We did it. They did it. Alla fine di ogni formazione tiriamo tutti un sospiro di sollievo. Sia perché finalmente apriamo le porte del cyber e facciamo entrare un po' di aria fresca in queste stanze sature
Un tweet che racconta il passato è sempre un tweet? #parlezvousglobal
Mentre aspettiamo gli studenti della scuola St. Romaric per il primo giorno di training con gli alunni, i prof ripassano la lezione, tra esercizi con gli smartphone e teoria. E mi chiedono: "ma se Twitter è l'informazione in tempo reale, un
Cotonou, c’è posta per Snowden
Benvenuti al Cyber Felicité, 18 postazioni internet, 40 gradi e una media di 5 minuti per pagina web caricata. In realtà non vi sto raccontando tutta la verità. Prima di deprimerci per l'ennesima "coupure" di corrente a metà del pomeriggio,
In Benin piccoli blogger crescono
Di nuovo in Africa, questa volta in Benin, con un nuovo progetto di citizen journalism. Si chiama "Parlez vous global" e coinvolge 4 paesi europei (Italia, Francia, Austria, Romania) e 3 africani (Senegal, Benin, Burkina Faso) dove studenti e insegnanti
Incontri ravvicinati con l’Africa digitale
Come ho passato ufficialmente la mia settimana milanese l'ho già raccontato per Vita e Wired. Ma, ufficiosamente, aver lavorato come social media reporter per Afronline durante l'International Participants Meeting di Expo2015, è stata anche l'occasione di incontrare dal vivo delle incredibili persone
Perché mobile journalism in Senegal e Uganda?
[caption id="attachment_598" align="aligncenter" width="300"] Studenti di Dakar alla prova con il "reportage di strada"[/caption] Per tutti coloro che si sono chiesti perché sono andata a seguire progetti di mobile journalism e nuove tecnologie in luoghi "dove le persone non hanno nemmeno da mangiare", questo video della Praekelt Foundation, offre una (parziale) risposta:
Di nuovo in partenza, seguite i #DakarDays
[caption id="attachment_584" align="alignleft" width="270"] Il tipico car-rapide di Dakar. Credits: http://www.flickr.com/photos/enanablanca[/caption] Domani torno con Fondazioni4Africa a gestire un laboratorio di mobile journalism per gli studenti del progetto Eat Think 2015. Dopo Kalongo, anche i ragazzi della scuola Scat-Urbam di Dakar si preparano a diventare dei blogger esperti sul tema della sovranità alimentare.
10 giorni a Kalongo in 10 foto
[caption id="attachment_549" align="aligncenter" width="240"] Uno degli smartphone usati a Kalongo per il progetto. Sig. Samsung, che ne pensa di diventare il nostro main sponsor per il prossimo training?[/caption]
E' ancora troppo presto per fare i bilanci di questa bella esperienza a Kalongo, un training di 10 giorni per formare un gruppo di giovani ugandesi, già membri di un Media Center realizzato da Fotografi Senza Frontiere nel 2011 e oggi a tutti gli effetti mobile reporters e bloggers di KalongoReporting, palestra di una piattaforma che ospiterà scambi di informazioni tra Italia, Senegal e Uganda sui temi della sovranità alimentare.
Cambiare Kalongo con il web – #kalongodays
[caption id="attachment_516" align="alignleft" width="319"] I prof della Saint Charles School finalmente all'opera con gli smartphone - foto di Charles Yomoi[/caption] "E come si accede a questo internet?", mi chiede uno degli insegnanti della scuola Saint Charles di Kalongo, in questi giorni tornati studenti per partecipare al training. Dopo due intense giornate di "teoria" di web 2.0, da Tim Berners-Lee a Ory Okolloh, finalmente abbiamo iniziato a fare sul serio. Ieri è stata una giornata importante: finalmente abbiamo preso in mano gli smartphone e iniziato a sperimentare con gli strumenti del mobile reporter. Oggi i ragazzi hanno iniziato a scrivere i loro primi post sul blog. Non so se sono più emozionata e felice per il risultato o per l'entusiasmo e la tenacia con cui i ragazzi affrontano il workshop: nonostante la lentezza della connessione internet (40 minuti per un upload di 19 mega), sono rimasti qui fino alle 7 per caricare i loro post e le foto sul blog-palestra che abbiamo creato.