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Domande e risposte sul lavoro del social media strategist

Nota: Ho pubblicato questo articolo su Linkedin durante la terza edizione del corso online Social Media Strategist Avanzato. A ottobre arriva la quarta edizione, se vuoi iscriverti.

Sto tenendo un corso online per la scuola di ONG 2.0 su come diventare social media strategist. È la terza edizione di questo corso che si tiene dal 2014 e anche se oggi una strategia di comunicazione efficace non ha bisogno solo dei social (ma anche di un sito e di una newsletter, per esempio) abbiamo mantenuto questo nome perché ci siamo affezionati alla formula.

Nel corso affrontiamo le basi della costruzione di una strategia digital, dalla definizione del target e degli obiettivi alla creazione dello user journey, fino alla fondamentale fase della misurazione dei risultati. Ma prima di entrare nei dettagli del “fare”, il primo giorno ho messo due slide su quello che possiamo definire “essere“, o “avere”, se parliamo di esperienza e competenze.

Chi è il social media strategist?

  • Il social media strategist è un professionista in grado di provare empatia nei confronti delle persone che sono destinatarie della sua comunicazione. È vero che grazie alle user personas questo lavoro si fa ben prima di pianificare un calendario editoriale, quando si assegnano il contenuto a ogni canale e si decide il tono di voce da usare. Ma avere costantemente la mente aperta per comprendere l’altro e mettersi nei panni di chi entra in contatto con noi è un atteggiamento fondamentale per portare avanti tutta la strategia.
  • Ha un’ottima conoscenza dell’italiano scritto: la costruzione di un post, anche di un tweet, che deve portare l’utente finale all’azione (comprare un servizio, firmare una petizione, donare al tuo progetto), va curata scegliendo parole e struttura della frase con la stessa attenzione al dettaglio con cui si realizza una landing page, lo storyboard di un video, la composizione di una fotografia. Ricordandosi del punto 1, l’empatia, e provando a immaginare la reazione della persona quando dovrà leggere e interpretare quel bottone, quella newsletter, quella didascalia.
  • Il social media strategist è una persona curiosa. Deve consumare contenuti di ogni tipo (dai libri ai podcast, dalle serie tv alle pubblicità, dalle Instagram stories ai giornali, dalle mostre d’arte ai film). Se ci pensate, ci pagano per essere creativi. E la creatività va nutrita, di cose belle, possibilmente.
  • Deve saper interpretare i dati: sia i “big” data, le analytics e insights dei canali social, sia i cosiddetti “thick” data, le situazioni particolari, quelle che non emergono dai grandi numeri ma dall’abitare i luoghi digitali frequentati dalle personas, con uno sguardo analitico che dovrebbe avvicinarsi a quello di un antropologo.
  • Visione di insieme dell’azienda / organizzazione e dialogo con altri settori. Può una persona che lavora sui social network non parlare con l’ufficio stampa? O con il responsabile del fundraising? Delle vendite? Domande retoriche. No. Anche perché l’attività programmata sui social risponde alla strategia generale per raggiungere gli obiettivi di business, non dei like alla pagina Facebook.

Può lavorare in solitudine?

Assolutamente no. La mia seconda slide metteva in chiaro che per svolgere un buon lavoro non ci si può far carico di tutto. Bisogna avere le competenze che ho descritto sopra per poter scegliere i collaboratori giusti, e sapere quali domande fare a ogni singolo professionista nel suo settore. E se il budget non lo permette? Si fanno delle scelte. Di investimento di tempo nella gestione dei canali e nella definizione degli obiettivi di business che possono essere raggiunti attraverso i social.

C’è una scuola specifica che mi insegna tutto questo?

Ce ne sono molte ormai. Ma ad un certo punto bisogna smettere di studiare e darsi da fare (lo scrive benissimo Enrica Crivello qui), provando, sbagliando probabilmente, ma raccogliendo la sfida di creare finalmente con le tue mani quei casi studio che hai tanto ammirato nelle slide dei tuoi guru.


Hai bisogno di aiuto per creare la tua strategia di comunicazione? Posso aiutarti.