Quest’anno moltissimi si sono chiesti come scrivere d’Africa “nel 2012”.

Un articolo apparso su Thinkafricapress mette in guardia dal raccontare il continente “con una singola storia“.

Binyavanga Wainaina, con ironia, riporta invece dell’abitudine di giornalisi e corrispondenti di raccogliere informazioni da una sola fonte, quella più vicina ideologicamente alle idee dell’autore e più accessibile per prossimità geografica e rapporti professionali. Quando un corrispondente cerca qualcuno da intervistare, scrive Wainaina, spesso non interpella le comunità locali, ma si rivolge alle organizzazioni non governative, che con il loro “filtro” umanitario influenzano inevitabilmente la rappresentazione di una realtà molto più complessa di quella che “chiede aiuto all’Occidente”.

Osservazioni vere e da tenere in considerazione.

Ma altrettanto importante secondo me è chiedersi come leggere d’Africa . Chi vola per la prima volta nel continente  di solito è tentato dai libri di Rysard Kapuscinski, Serge Latouche, Marc Augé, Amadou Hampaté Ba. Un buon comodino di classici sull’Africa è sempre meglio che niente, ma oggi non basta. Per conoscere il fermento che attraversa il continente, oltre ai rapporti delle organizzazioni umanitarie su guerre e crisi alimentari, è consigliato trovare delle fonti autorevoli in loco. Quali? Beh, ad esempio i blogger.

Come quelli che vi propongo in questa lista. Ce ne sono molti altri, ma loro sono i miei preferiti:

Africa Digital Art

Afrinnovator

Africa on the blog

Africa is a country

The Africa they Never Show you

Rosebell Kagumire (Uganda)

is this Africa?

Think Africa Press

Mark my words

See Africa Differently

CyberAfrica

Anna Gueye (Africa Occidentale)

Fasokan (Africa Occidentale)

Gloo Media (Senegal)

Poi alcuni news media:

Pambazuca

Online Africa

AllAfrica

IpsNews 

Our Africa

Altre voci autorevoli le ho raggruppate in questa lista di Twitter, in aggiornamento continuo.

Buone letture!