Ci sono i motivatori nati:
La mezza maratona? Sei sicura? Manca pochissimo! Ma ti alleni seriamente? E quanto ti alleni? Solo 3 volte a settimana? Pensavo ci volesse di più, ma se te la senti…
I tecnici:
Non fai le ripetute? Allora non è un vero allenamento.
I tecnici che hanno già corso una mezza, o hanno un cugino che ha corso una mezza:
Devi correre almeno 20 chilometri prima di farne 21 in gara!
I tecnici con le idee chiare:
Non correre la distanza della gara, mi raccomando, rimani sotto di 5 chilometri!
I matematici amanti dell’horror:
Hai un ritmo superiore a 6 minuti al chilometro? Ma allora sei ufficialmente uno zombie.
Questi sono i commenti che ricevo quando racconto che, in un attimo di follia sportiva, mi sono iscritta alla mezza maratona del primo giugno a Torino.
E nessuno che mi abbia ancora posto la domanda che conta di più: hai voglia di correre?
Sì. In realtà non vedo l’ora di presentarmi alla linea di partenza. Ma per esserne veramente sicura, ho già pronta una playlist di incoraggiamento:
Ah, la playlist è collaborativa. Quindi, se volete contribuire alla mia performance con tifo e striscioni senza raggiungermi a Torino, potete farlo aggiungendo canzoni su Spotify. Un motivo in più per infilare le cuffie durante i 21 chilometri e 97 metri che mi aspettano.
PS: È bene dirlo. Quando parlo di corsa, ma anche quando corro, è sempre colpa di LaScianca. E di Murakami. Loro sanno perché. (Ok, Simona lo sa di sicuro, ad Haruki manderò un sms.)
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