C’è un pericolo nel copy editing. Cominci a leggere in modo diverso. Cominci a vedere la frase come se fosse una macchina. Ti concentri sugli ingranaggi e i congegni che collegano tra loro le parole, dai la caccia alla virgola imprevedibile, alla frase involontariamente ambigua, alla ripetizione fastidiosa. Speri quasi che ci siano, per poterle uccidere. Le vedi persino quando non ci sono perché godi nel frustare la pagina con la penna. Diventi un po’ morbosa.

(Schiacciati dai dettagli – Yuka Igarashi, scrittrice della redazione di Granta, su Internazionale n. 984.)

Da qualche settimana lavoro in una redazione dove la pratica di questa psicosi non solo è  ampiamente diffusa, ma viene incoraggiata anche tra i nuovi arrivati. Ogni testo, didascalia o tweet sono controllati da almeno quattro occhi prima di essere pubblicati. E’ il morbo della perfezione. Quanto sarebbe bello se ne fossero affette tutte le redazioni del mondo.

 Sarò anche fuori di testa e rovinata per sempre, ma sono rassegnata, anzi, sono felice di questo destino.

Yuka Igarashi – L’articolo originale qui

Una risposta

  1. Oh, questo non ti lascerà mai, sarai sempre a leggere testi e a trovare ovunque il ‘doppio spazio’ che ti sarà un fastidio pazzesco, ma pochi ti capiranno… 🙂