Gianluca è stato così gentile da passarmi questo “scoop”, non potevo non scriverne sul blog.
Attenzione, questo reportage potrebbe vincere il Pulitzer, o persino il World Press Photo, noi vi abbiamo avvertito!
“E la tribù parla al cellulare” si intitola il reportage fotografico in questione.
Capite? Africani con un telefono in mano! Precisamente “indigeni in canoa, donne in abiti tradizionali dai mille colori, guerrieri Masai”.
L’Espresso parla addirittura di “nuove frontiere della comunicazione in Africa” descrivendo questo servizio.
Sono africani, eppure dimostrano di saper utilizzare correttamente un telefono cellulare per comunicare fra di loro, sembra voler esprimere la didascalia.
Si vede che non ci sono più i poveri di una volta, signora mia.
[questo servizio, che sembra costruito a tavolino con la ricerca di Google Immagini “masai+mobile+africa”, non ha nulla a che vedere con la splendida gallery, pur riportata sull’Espresso, che propone le opere di Malick Sidibé, il primo fotografo, e anche il primo africano, ad essere premiato con il Leone d’oro alla carriera dalla giuria della Biennale di Venezia]
Leggi anche: Il maghrebino con il telefonino piace se non impegna