Questi tre fattori – l’uso di strumenti per testimoniare, un momento di aggregazione e di miglioramento dei dati per fornire agli stessi il maggior potenziale informativo possibile e l’archiviazione dei dati perché costituiscano memoria – dovrebbero essere, oggi, i primi tre cardini di una strategia utile di attivismo utilizzando la rete e le tecnologie.
Ciò perché in qualsiasi contesto, da situazioni occasionalmente violente ad ambienti di costante violazione dei diritti umani, costituiscono l’arma più potente – spesso l’unica – per far sì che la gente realmente venga a sapere.
Giovanni Ziccardi – Attivismo e resistenza digitale